Fondare un’impresa: come tutto è iniziato
La scelta del team di lavoro
Chi ha deciso di intraprendere l’ardua ed eccitante impresa di fondare un’azienda sicuramente ricorderà come tutto è iniziato: l’idea di business a cui continui a pensare incessantemente ogni giorno, i discorsi di confronto con gli amici e con i parenti per valutarne la fattibilità, le ricerche sul tema, i corsi, i sacrifici, e poi quando l’idea diventa reale cominci a pensare: e ora come scelgo i miei collaboratori?
Ed è proprio così che inizia la vera avventura e soprattutto la ricerca delle persone che faranno parte del tuo team e che saranno le prime insieme a te e a credere davvero nel tuo progetto.
Noi di Bandyer ci ricordiamo bene come è stato iniziare. Eravamo 3 ragazzi giovanissimi, pieni di speranze e pronti a metterci in gioco per iniziare questa nuova avventura. E se non avessimo cominciato insieme non sarebbe stata sicuramente la stessa cosa. Siamo volati in Silicon Valley per studiare la tecnologia WebRTC e coronare il nostro sogno: rendere il più semplice possibile l’utilizzo della videocomunicazione, anche per chi non è esperto di digitale, tramite un’integrazione facile e veloce all’interno dei sistemi aziendali utilizzati quotidianamente.
Quando siamo tornati in Italia nel 2016, abbiamo introdotto la nostra soluzione sul mercato e abbiamo iniziato a cercare risorse che ci aiutassero a sviluppare al meglio la nostra tecnologia e il nostro progetto. Ed è così che è arrivata Federica, per darci una mano con la divisione HR, che andava ideata e sviluppata da zero, al fine di ricercare risorse da inserire in azienda.
Ovviamente, essendo alle prime armi, non sapevamo bene come reperire figure professionali interessate e adatte al nostro business, così siamo partiti dai portali delle Università, da LinkedIn e dal supporto dei nostri partner per poi arrivare a metodologie di recruiting sempre più avanzate, soprattutto per quanto riguarda l’ambito tech.
Inoltre, essendo un’azienda altamente tecnologica, la componente IT del team risultava essere sicuramente tra le più essenziali e, di conseguenza, doveva essere valutata e scelta molto attentamente. Così, dopo un’estenuante ricerca è arrivato Marco, il nostro primo iOS Developer, poco dopo Kristiyan, Android Developer, poi Federico, a seguire Illya e insomma, il team è cominciato a diventare sempre più grande. Con il passare dei mesi i clienti hanno iniziato a crescere, così come il nostro business e la necessità di avere più personale. E oggi, nel 2020 siamo arrivati ad avere in corso progetti con clienti sempre più grandi e un team di oltre 20 dipendenti in continua crescita.
Ma cosa spinge i candidati a decidere di lavorare in una startup piuttosto che in una grande impresa? Ovviamente ogni realtà aziendale ha i suoi pro e i suoi contro, ma sicuramente lavorare in una startup permette di entrare in contatto con tecnologie e prodotti innovativi che spesso non sono presenti sul mercato, comportando per il dipendente una forte crescita sul piano personale e professionale, poiché acquisisce competenze uniche e rare, notevolmente spendibili sul mercato del lavoro. In particolare, occupandoci di un tipo di tecnologia molto innovativa e in continua evoluzione, da noi il team partecipa ogni giorno in prima persona al suo sviluppo, contribuendo liberamente step by step all’articolazione della sua architettura, che spesso va ideata e implementata partendo da zero.
Lavorare invece in una grande impresa è completamente diverso, poiché i processi e le divisioni interne sono molto più ampie e strutturate e quindi spesso il dipendente ricopre un ruolo molto specifico all’interno della unit aziendale, non avendo la possibilità di interagire a tutto tondo anche con le altre funzioni lavorative e di partecipare in prima persona allo sviluppo del prodotto.
E voi siete team startup o team grandi aziende? Se fate parte della prima categoria, vi invitiamo ad andare sul nostro sito e a mandare qui la vostra candidatura.